EQUAZIONI ARTISTICHE con Virginia Tozzi per Artist Invasion


Ciao Virginia, abbiamo avuto il piacere di ospitare le tue opere nella nostra vetrina e ci piacerebbe conoscere qualcosa di più su te e della tua arte.


Ci racconti la ricerca che c’è dietro alla realizzazione di queste opere esposte?


Il progetto è nato durante il periodo di lockdown invernale. 

Qui in Inghilterra è usanza lasciare fuori dalla porta per qualche giorno oggetti che non usi più per far si che magari un passante interessato, ne possa fare un buon nuovo utilizzo.

Da qui è nato il progetto “Rétro”: una collezione di cornici abbandonate e rivisitate.

Esso si basa sull’idea del creare un oggetto nuovo ma che richiama il passato, un oggetto non definito vintage ma rétro in quando prende nuova vita.

Brevi frasi e parole a volte compaiono tra le mie pennellate, dipingendo atmosfere, emozioni e azioni difficili da esprimere soprattutto nel particolare momento della pandemia.

Potrebbero non significare niente di speciale per lo spettatore, ma sicuramente sono esistite.


La fotografia è un altro ambito di ispirazione per te, in che maniera la usi nelle tue opere?


La fotografia è spesso alla base dei miei progetti creativi.

Mi permette di decostruire la realtà catturata attraverso la pellicola per creare una pittura informale, mantenendo relazioni tra i soggetti/oggetti e lo spazio che li circonda.

Molto spesso la introduco direttamente nelle mie opere attraverso il collage, altre volte la uso come primo step di progettazione di un quadro.


I fiori che ruolo ricoprono nei tuoi lavori?


Ricoprono un ruolo importantissimo. I fiori sono sempre presenti nelle mie opere sia in forma più realistica che astratta.

In progetti passati come The Nature of Randomness ho addirittura usato direttamente la materialità del fiore sulla tela.


Il tuo fiore preferito e perché?


Il mio fiore preferito è la “Rosa Inglese”, in cui si combina l’antico, attraverso la palette cromatica, con la modernità della forma.

Mi affascina la pienezza delle corolle, simili alle peonie un’altro fiore che amo molto, e il numero infinito di petali.  

Credo che abbia un look romantico ed elegante accompagnato da un profumo inebriante delle rose di un tempo.  

Inoltre il significato mi rispecchia molto! “Amore romantico con un tocco nostalgico”.


Progetti futuri?

Al momento sto continuando a lavorare sul progetto Rétro attraverso l’utilizzo anche di nuovi supporti trovati per strada e su una nuova collezione di quadri astratti dove i protagonisti principali sono sempre i fiori.

In termini di mostre ho in piano una collettiva a Londra con il gruppo curatoriale Co.curation.